sabato 18 novembre 2017

L'India - Ricerca

L'India

Territorio e ambienti

..,. La regione indiana, affacciata sull'Oceano Indiano e separata
dal resto del continente da imponenti catene montuose,
è la parte meridionale dell'Asia. Le sue dimensioni sono notevoli
(da qui il nome di subcontinente indiano): occupa un'a~
rea di quasi 4,5 milioni di krn2 e si estende sia nel senso della
latitudine sia in quello della longitudine per più di 3000 km.
Include sette stati, il più grande dei quali è l'Unione Indiana .
..,. In questa vasta area sono presenti ambienti diversi. Schematicamente, è possibile dividerla in tre ampie zone. A nord troviamo il cosiddetto «tetto delmondo», le catene montuose più alte della Terra, con diverse cime che superano gli 8000 m. Si tratta dell'Himalaya (monte Everest 8848 m) e del Karakoram.
Esse isolano la regione dal resto dell'Asia e la proteggono dai venti freddi provenienti da nord. Ai loro piedi si estende la
pianura indo-gangetica, un bassopiano formatosi con il lento accumulo di detriti depositati
dai grandissimi fiumi che la percorrono e dai quali prende il nome: l'Indo e il Gange. L'Indo
scorre ai margini nord-occidentali della regione e sfocia nel Mar Arabico; il Gange invece si
getta con un enorme delta nel Golfo del Bengala dopo essersi congiunto con l'altro grande
fiume, il Brahmaputra,.proveniente da nord-est attraverso le gole himalayane. A sud si trova
infine l'estesissimo Deccan, un altopiano di rocce molto antiche, dalla forma triangolare e
dai bordi laterali lievemente rialzati. Questi coincidono con i Ghati («scalini»), rilievi che corrono
paralleli alle due coste, alti in media tra i 700 e i 1000 m .
..,. Il clima è generalmente caldo, anche se risente dell'altitudine nelle aree montuose settentrionali,
dove, oltre i 4500 m, si trovano le nevi perenni; all'interno del Deccan è piuttosto
arido. L'aridità aumenta nel Nordovest dove, fra India e Pakistan, si estende il deserto di ·
Thar. La regione è però caratterizzata anche dalla presenza dei monsoni, venti stagionali
che nei mesi estivi provocano piogge abbondantissime. La vegetazione spontanea, dove non
è stata modificata dalle attività umane, è pertanto varia: nelle zone montuose dèl Nord troviamo
foreste di conifere e, più in basso, boschi di latifoglie; nelle regioni in cui è più forte
l'influsso dei monsoni si sono sviluppate foreste molto fitte; nel Deccan si passa dalla savana
alle steppe e ai deserti.


LUnione Indiana: una miscela di tradizioni e modernità

~ L'Unione Indiana è il paese più grande della regione e la più popolosa democrazia del mondo.
È una repubblica federale formata da 28 stati e 7 territori, tra cui quello della capitale Delhi.
La maggioranza della popolazione è induista; consistenti sono le minoranze islamiche,
sikh e buddiste. L'hindi, parlato da 1/3 degli abitanti, è lingua ufficiale accanto all'inglese.
~ Nel corso della sua storia l'India, una delle maggiori culle di civiltà, è stata a lungo priva di
unità politica e invasa da popoli diversi e portatori, come in Europa, di grande varietà di forme
culturali e artistiche. Oggi conserva le tracce del suo passato e della sua cultura, rappresentate
soprattutto dal radicato senso religioso e dalle sue diversità, ma al tempo stesso si propone come
stato moderno: ecco perché è un paese di contrasti. L'antica divisione in caste, per esempio,
convive con un'industria capace di produrre beni sofisticati, così come l'appartenenza al
gruppo dei paesi del Sud del mondo coesiste con il fatto di essere una potenza nucleare.
~ Nel territorio indiano si possono distinguere quattro grandi regioni con caratteristiche
proprie. L'India settentrionale comprende la stretta fascia himalayana, zona impervia in cui
è difficile lo sviluppo delle attività umane e che, abitata in prevalenza da popolazioni islamiche
o buddiste, è teatro di scontri etnici. L'India centro-settentrionale è formata dalla pianura
gangetica e, con l'eccezione del deserto di Thar, ospita le più fertili e popolose aree indiane.
Al notevole sviluppo industriale si aggiunge la presenza di grandi metropoli (Delhi, Kolkata)
e centri religiosi e artistici (Varanasi e Agra). La fascia centrale dell'India, formata darilievi
poco elevati, è molto differenziata. Gli stati occidentali sono i più industrializzati e fanno
capo alla metropoli di Mumbai; quelli orientali, invece, sono in gran parte agricoli e poco
popolati. L'India meridionale, infine, è costituita dall'altopiano del Deccan ed è caratterizzata
da una profonda unità culturale dovuta alla prevalenza di popoli di lingua dravidica. Ha
un'agricoltura fiorente ed è ricca di foreste che forniscono legnami pregiati. Ospita i maggiori
poli tecnologici del paese e una rete urbana in cui spicca la metropoli di Chennai.

La popolazione e le città indiane

...,_ La popolazione dell'Unione Indiana ha superato da anni 1 miliardo di abitanti e si trova
in fase di crescita. La regione è sempre stata molto densamente popolata, ma fino alla metà
del Novecento la crescita è stata limitata dalle periodiche carestie e dalle epidemie. Negli ultimi
cinquant'anni lo sviluppo del settore agricolo, grazie all'introduzione di nuove tecniche,
mezzi meccanici e chimici, ha permesso un generale miglioramento dell'alimentazione
che, insieme alle migliori condizioni sanitarie e alle vaccinazioni, ha ridotto l'alto tasso
di mortalità. Al tempo stesso il tasso di natalità è rimasto elevato, poiché la maggior parte
della popolazione vive ancora nelle campagne, dove il numero di figli rappresenta da sempre
un aiuto al sostentamento della famiglia. La politica dei più recenti governi indiani ha
preso provvedimenti per cercare di limitare le nascite, ma la crescita naturale, seppure rallentata,
resta piuttosto alta(+ 1,5% annuo) .
...,_ Come si è detto, la popolazione è prevalentemente rurale, distribuita in circa mezzo milione
di villaggi agricoli. Benché la popolazione urbana rappresenti solo il 28%, esistono in "
India alcuni importanti agglomerati urbani dove sono sorte le numerose industrie e i moderni
quartieri d'impronta occidentale. Attorno alle grandi città indiane sono però cresciute
anche immense baraccopoli affollate da chi cerca di sfuggire alla povertà delle campagne .
...,_ La metropoli principale è Mumbai (Bombay), con oltre 16 milioni di abitanti. Situata lungo
la costa nordoccidentale, un tempo era per gli inglesi la porta di accesso all'India e oggi è
un grande porto e un polo industriale, dove ha sede, tra l'altro, il centro più importante dell'industria
cinematografica asiatica. Kolkata (Calcutta) conta invece oltre 13 milioni di abitanti.
Sorta sul delta del Gange, è stata per oltre un secolo capitale dell'India e oggi è un centro
industriale e portuale e soprattutto il principale polo culturale e universitario del paese.
La capitale politica, Delhi (con l'agglomerato, 13 milioni di abitanti), si trova al centro della
pianura indo-gangetica e un tempo fu la capitale dell'impero Moghul. Città industriale, ospita
importanti istituzioni politiche concentrate a New Delhi, la città nuova costruita dagli inglesi
a partire dal 1912, quando divenne capitale della colonia britannica. La quarta metropoli
è quella di Chennai (Madras), con oltre 6 milioni di abitanti, importante centro industriale
e principale nodo commerciale dell'India meridionale.

Il Bangladesh, un paese sott'acqua

..,._ Il territorio del Bangladesh, situato nel Nordest della regione indiana e quasi interamente
occupato da una grande pianura alluvionale, si estende nel delta formato dai fiumi Gange e
Brahmaputra. Poiché si trova in parte al di sotto del livello idrico dei fiumi, è terreno paludoso
e soggetto a disastrose inondazioni. Il clima è tipicamente monsonico, con tempet ature
sempre piuttosto elevate e abbondanti precipitazioni. _
..,._ Si tratta di uno dei paesi più poveri del Sud del mondo, ma anche di uno dei più densamente
popolati del pianeta: conta oltre 130 milioni di abitanti, con una densità di 913
ab/km2. La popolazione, che vive prevalentemente nelle campagne (76%), ha un alto tasso di
crescita (2%) accompagnato però da una mortalità - soprattutto infantile - piuttosto elevata,
malnutrizione e analfabetismo. La maggioranza degli abitanti è di religione musulmana
(88,5%), con una discreta minoranza indù (10%), e parla il bengali, derivato dall'antico sanscrito.
La rete urbana è imperniata su due grandi metropoli: la capitale Dacca (13 milioni di
abitanti nell'agglomerato) e Chittagong, primo porto del paese (2,2 milioni di abitanti) .
..,._ L'economia è molto arretrata e il Bangladesh dipende dagli aiuti della comunità internazionale.
Una delle cause del sottosviluppo è l'estrema frammentazione della proprietà delle
terre a cui si aggiungono le periodiche, rovinose inondazioni. La maggior parte della popolazione
è occupata nel settore primario le cui principali coltivazioni - quelle di riso e frumento
- sono destinate all'autoconsumo. Altri prodotti - come iuta, tè, tabacco, cotone, canna da
zucchero - vengono invece esportati. Le risorse del sottosuolo si limitano a discrete quantità
di gas naturale. Nel settore secondario è cresciuta notevolmente negli ultimi anni l'industria
tessile e dell'abbigliamento per l'esportazione. Anche_la lavorazione della iuta, il setto- ·
re chimico (vernici, materie plastiche) e dei fertilizzanti svolgono un ruolo significativo .
..,._ Il Bangladesh è un paese giovane, nato nel 1971 dopo una sanguinosa guerra civile, alla
fine della quale ha ottenuto l'indipendenza dal Pakistan. Nel 1947, infatti, all'epoca della
spartizione della grande ex-colonia britannica, il suo territorio fu inserito nel neonato stato
musulmano del Pakistan di cui costituiva la provincia orientale. Divenuta una sorta di semicolonia,
priva di reali poteri politici e penalizzata dal punto di vista economico perché non
aveva più accesso al porto indiano di Kolkata, importante sbocco commerciale per i suoi prodotti
agricoli, in Bangladesh nacquero movimenti indipendentisti che portarono alla sua separazione
dal Paldstan.

Gli stati himalayani e le perle dell'Oceano Indiano

111- I territori di due stati della regione indiana, il Nepal e il Bhutan, sono occupati dalle montagne
himalayane. Il basso livello di sviluppo umano di entrambi i paesi è testimoniato, tra
l'altro, dall'altissimo tasso di analfabetismo (oltre il 50%) e dalla diffusa malnutrizione dovuti
per lo più alle difficili condizioni ambientali e all'isolamento delle popolazioni. Le principali
attività economiche sono l'agricoltura e l'allevamento tradizionali. Il suolo coltivabile, però,
è scarso per l'elevata altitudine e la vasta estensione di zone rocciose. Grazie alla bellezza
degli scenari naturali, sia in Nepal sia in Bhutan, negli ultimi anni si è sviluppato il turismo.
lii- La popolazione nepalese è il frutto della fusione di etnie di origine indiana e di stirpe tibetana.
La maggioranza degli abitanti è di religione induista, con una significativa minoranza
buddista. Negli ultimi decenni in Nepal, governato da una dispotica monarchia, si sono
verificate diverse insurrezioni popolari e nel 2005 il sovrano ha sciolto il parlamento, accentrando
nelle sue mani ogni potere. Il Bhutan è un piccolo paese retto da una monarchia
di ispirazione religiosa che vieta l'esistenza dei partiti. La popolazione è in maggioranza di
origine tibetana, con una forte minoranza nepalese, e di religione buddista. L'attività principale
è l'allevamento di yak.
lii- La repubblica dello Sri Lanka è invece un'isola (nota come Ceylon) posta a sudest della penisola
indiana, che, grazie al clima tropicale, possiede una lussureggiante vegetazione. L'economia
del paese è basata sull'agricoltura di piantagione (tè, cocco, caucciù) e sul turismo.
La sua popolazione appartiene in maggioranza all'etnia singalese, originaria del luogo e di
religione buddista, che controlla la maggior parte delle risorse economiche. Esiste poi la minoranza
tamil di origine indiana e religione induista, insediata nel Nord del paese. Da diversi
anni è in atto una violenta guerra civile fra i tamil, che sentendosi discriminati hanno dato
vita a un movimento separatista, e la maggioranza singalese.
lii- Il territorio delle Maldive è formato da un arcipelago di oltre 1100 isole situato nell'Oceano
Indiano. È una repubblica abitata da una popolazione singalese di religione musulmana.
Negli ultimi anni, grazie alla bellezza dei loro fondali marini e al clima favorevole, le Maldive
sono diventate una delle mete più note del turismo internazionale.