L'Africa Centrale
Territori e ambienti
L'Africa centrale è una regione molto estesa che comprende
trentaquattro stati e si estende dal Sahara meridionale ai
Grandi Laghi sudorientali. Il territorio, che presenta diversi
tipi di paesaggio, è costituito da un grande altopiano che può
essere suddiviso in tre vaste aree .
..., Nell'area settentrionale s'incontrano i paesaggi a clima
arido del deserto del Sahara, con dune di sabbia e grandi superfici
pietrose. Proseguendo verso sud troviamo il Sahel,
una vasta zona semidesertica con una vegetazione bassa e rada, la steppa. Solo ai margini
meridionali dell'area si estende la savana, con arbusti e fitte erbe. I numerosi fiumi - Senegal,
Niger, Volta e Nilo - non riescono a soddisfare il fabbisogno d'acqua di questo territorio,
minacciato da una progressiva espansione del deserto(~ lezione 7 unità 4). Caratteristica è '
la presenza di uidian (~ lezione 6 unità 5), che si riempiono d'acqua per breve tempo solo
durante i rari temporali.
..., L'area sud-occidentale, a cavallo dell'equatore, ha invece un clima caldo-umido, con
piogge abbondanti che permettono la crescita di una foresta molto fitta, spesso impenetrabile.
Solo i mo_lti corsi d'acqua ne consentono l'attraversamento. Il territorio è in gran parte
occupato dall'enorrn,e bacino del fiume Congo.
..., L'area orientale è costituita da una serie di altipiani, che godono di un clima un po' più
mite, nei quali il paesaggio è dominato dalla savana. La parte
settentrionale è conosciuta con il nome di Corno d'Afri- Glossario
ca.
..., Le coste dell'Africa centrale sono lineari e hanno poche insenature; generalmente alte,
nella zona del Golfo di Guinea, soprattutto vicino alle foci del fiume Congo, diventano basse
e sono caratterizzate da molti acquitrini.
Popolazione e identità regionale
..,. Nell'Africa centrale la crescita della popolazione è la più rapida del mondo e contribuiscead aggravare la situazione di sottosviluppo economico in cui si trova la regione. Rispetto
al numero di abitanti, le strutture sanitarie sono molto carenti: mancano i medici e il denaro
per costruire ospedali attrezzati e abbastanza grandi. Sono insufficienti anche gli alimenti
e i beni di prima necessità. La speranza di vita è molto bassa e spesso non supera i cinquant'anni.
A ciò si aggiunge la scarsissima densità abitativa, dovuta al fatto che gran parte
del territorio è ricoperto da una fitta vegetazione (bacino del Congo) o è desertico (Sahara);
tali ambienti impediscono di creare insediamenti stabili. Alcune zone, però, sono molto popolate;
è il caso della Nigeria o della Rift Valley, dove l'agricoltura dà migliori risultati e insieme
all'allevamento è la maggiore fonte di sostentamento .
..,. A sud del Sahara vivono molte etnie differenti, ciascuna con la propria cultura, lingua e
religione (islamismo, cristianesimo e animismo), il che è spesso causa di conflitti. Si possono
distinguere due raggruppamenti principali: i sudanesi e i Bantu. I sudanesi abitano le
zone meridionali del grande deserto e quelle tropicali vicine al Sahel. Vivono in piccoli villaggi
agricoli o praticano l'allevamento nomade, perlopiù di ovini. Esiste anche qualche
grande città, che il forte inurbamento sta facendo crescere in modo incontrollato. I Bantu,
che rappresentano la maggioranza della popolazione dall'equatore all'Africa meridionale,
sono insediati soprattutto nel bacino del fiume Congo e nella regione orientale dei Grandi
Laghi. Alcuni abitano in città, ma la maggior parte vive in villaggi tradizionali, dove si praticano
povere attività agricole destinate alla sussistenza e l'allevamento .
..,. La regione è ricca di materie prime: risorse minerarie, legnami pregiati e prodotti agricoli.
La popolazione locale, tuttavia, non ha accesso a queste ricchezze, controllate da pochi ricchi
africani e dalle multinazionali straniere. Un freno allo sviluppo dell'area è rappresentato dalla
mancanza di un'adeguata rete stradale e ferroviaria. La funzione delle vie di comunicazione,
infatti, è solo quella di favorire il trasporto delle merci dalle zone di reperimento o di lavorazione
fino ai porti, dove sono imbarcate sulle navi straniere per essere esportate.
Gli stati del Sahel, i più poveri della Terra
• La vasta regione del Sahel si estende dalle coste atlantiche dell'Africa centrale al Mar Rossoe comprende sei stati: Mauritania, Mali, Burkina Faso, Niger, Ciad e Sudan. A nord è occupata
dal deserto del Sahara, mentre a sud predomina la steppa .
..,. È la zona più povera del mondo. La siccità e il clima ostile alla vita umana sono la causa
principale della miseria dei suoi abitanti. La mancanza d'acqua costringe gli abitanti a vivere
in piccoli villaggi lungo il corso dei pochi fiumi, mentre il resto del territorio è completamente
disabitato. Le uniche grandi città sono le capitali degli stati: la maggiore è Khartoum
(3 milioni di abitanti), nel Sudan. Proprio il Sudan è il paese più grande (addirittura dell'intero
continente) e popolato dell'area, con oltre 34 milioni di abitanti. I sei stati, tranne il Burkina
Faso, hanno una densità di popolazione bassissima (circa 10 ab/km2
).
L'attività tipica è l'allevamento, praticato da pastori nomadi, mentre l'agricoltura è arretrata
e insufficiente al fabbisogno alimentare. Per questi popoli le mandrie di bovini e idromedari
rappresentano l'unica riccbezza economica. Le risorse minerarie sono ancora poco
sfruttate per mancanza di capitali e l'unica industria presente è quella alimentare.
• La lingua prevalente è l'arabo, cui si affiancano numerosi dialetti sudanesi. Il francese è
molto diffuso per via della dominazione coloniale; solo in Sudan si parla l'inglese. Per la for- _
te influenza araba, la religione dominante è quella musulmana, ma esistono forti minoranze
di animisti e di cristiani (questi ultimi concentrati in Burkina Faso, Ciad e Sudan), la cui
presenza ha dato vita a scontri etnici di stampo religioso. Nella zona meridionale del Sudan,
ad esempio, il conflitto tra cristiano-animisti e governo islamico di Khartoum è durato 21 anni
(1983-2004), facendo oltre 2 milioni di vittime.
• In realtà questa fascia dell'Africa non è sempre stata povera e arida: alcune scoperte archeologiche
hanno dimostrato che intorno al N millennio a.C. la zona disponeva di una ricca
vegetazione e di fauna abbondante. Anche dopo l'avanzata del deserto sono soprawissute
importanti città commerciali, collegate da vie carovaniere, e grandi imperi (per esempio
quello del Mali) che fondavano la propria economia sul commercio, soprattutto dell'oro, ma
anche di sale, stoffe e pelli. Solo con l'arrivo degli europei, tra Ottocento e Novecento, furono
creati i confini geometrici che oggi dividono questi stati. Nuove strutture politiche nacquero
al posto delle precedenti, si esaurirono le miniere d'oro, furono tracciate altre vie commerciali
e gli antichi centri carovanieri vennero abbandonati.
L'Africa occidentale: sviluppo economico e schiavitù infantile
~ L'Africa occidentale comprende undici stati che si affacciano sull'Oceano Atlantico e sulGolfo di Guinea: Isole di Capo Verde, Senegal, Gambia, Guinea Bissau, Guinea, Sierra Leone,
Liberia, Costa d'Avorio, Ghana, Togo e Benin.
~ La regione è costituita da una fascia costiera pianeggiante, interrotta da modesti massicci
montuosi. La vegetazione prevalente è la savana arborata, distesa erbosa interrotta da alberi
caratteristici come il baobab e l'acacia e contraddistinta da abbondanti piogge estive e
temperature elevate per tutto l'anno. La densità abitativa è piuttosto alta perché le strutture
create dalla colonizzazione europea garantiscono uno sviluppo economico superiore al resto
dell'Africa centrale: grandi città, porti commerciali e poli industriali permettono a questa
regione di essere inserita nelle rotte del commercio mondiale.
~ È il caso, ad esempio, del Senegal, paese di 10 milioni di abitanti, affacciato sull'oceano e
dotato di un'economia abbastanza moderna, basata su agricoltura (arachidi), pesca, industria
(alimentare, tessile, chimica) e turismo. La popolazione, in netta maggioranza i:nusulmana,
è per metà urbanizzata. Fra tutte le città spicca la capitale Dakar (oltre 2 milioni di
abitanti), che ospita uno dei maggiori porti e aeroporti africani. Il Senegal è inoltre uno dei
pochi stati africani dove vige dà tempo un sistema democratico. Anche la Costa d'Avorio, situata
nel Golfo di Guinea e caratterizzata da un ambiente di tipo equatoriale, dispone di
buone risorse economiche: piantagioni (soprattutto di cacao, di cui è il primo produttore
mondiale), pesce, legname (mogano), giacimenti minerari (petrolio, diamanti), industrie
(zuccherifici, chimica). Queste attività hanno attirato molti immigrati provenienti dai paesi
vicini più poveri (Guinea, Mali e Burkina Faso). Principale centro ivoriano è Abidjan, moderna
città portuale e industriale, con 2,8 milioni di abitanti. Negli ultimi anni, però, il paese, la
cui composizione religiosa ed etnica è molto variegata, è precipitato in una guerra civile ed
è di fatto separato in due sezioni, controllate da opposte fazioni.
~ La situazione di instabilità politica e conflitti interni è peraltro comune a molti paesi
dell'area. Negli ultimi anni particolarmente cruente sono state le guerre in Liberia e Sierra
Leone, che hanno visto anche l'impiego di bambini soldato. È questa una delle varie forme di
schiavitù infantile ("7 lezione 10 unità 6) che interessa tutta la regione. Si calcola che attualmente
200 000 bambini siano ridotti in schiavitù: negli stati più poveri, come Benin o Togo,
le famiglie vendono i figli in cambio di pochi soldi ai proprietari delle piantagioni o li cedono
a trafficanti che promettono di assicurare loro un lavoro in città.
La Nigeria, il «gigante dell'Africa nera»
~ La Nigeria si affaccia sul Golfo di Guinea ed è grande tre volte l'Italia. Il suo territorio è formatoda un altopiano che supera in pochi punti i 1000 mdi altitudine. Il fiume principale è
il Niger, che si getta nel Golfo di Guinea con un ampio delta dopo aver percorso ben 4160 km.
La vegetazione è molto varia: si passa dalla foresta equatoriale, ltmgo la costa, alla savana
nell'entroterra, sostituita nelle regioni più interne e aride dalla steppa. I paesaggi cambiano
secondo il clima, sempre più arido a mano a mano che ci si allontana dall'equatore .
~ Con oltre 124 milioni di abitanti, in costante crescita(+ 2,4% annuo), e una densità di 135
ab/km 2, la Nigeria è il più popoloso stato africano. La popolazione si concentra lungo la co~
sta e poco più della metà vive in aree rurali. Il paese dispone, caso raro in Africa, di una rete
urbana piuttosto strutturata, con numerose città ben distribuite sul territorio. Sulla costa si
trova Lagos, il maggiore centro economico, con rilevanti funzioni portuali, industriali e
commerciali. La città forma un agglomerato sterminato di oltre 9 milioni di abitanti, caratterizzato
da quartieri moderni ed estese baraccopoli. Altre città importanti sono lbadan, Ogbomosho,
Kano e la capitale Abuja, situata nel centro del paese.
~ Sul territorio nigeriano convivono numerosissimi gruppi etnici, più di 200: per questo la
Nigeria è una federazione composta da 36 stati, oltre al territorio della capitale federale. Le
religioni prevalenti sono quella musulmana, diffusa nel nord del paese, e quella cristiana
(soprattutto cattolica e protestante) nel sud. Cospicua anche la presenza di culti animisti. Oltre
ai molteplici dialetti sudanesi, si parla l'inglese. La Nigeria, infatti, si è resa indipendente
dal dominio coloniale britannico nel 1960. Dopo l'indipendenza la vita politica e sociale è
stata segnata dalla lunga permanenza al potere dei militari (dal 1966 al 1999) e dal continuo
ripetersi di scontri etnici e religiosi.
~ Il paese, benché povero, presenta un'economia tra le più attrezzate dell'Africa nera grazie
alle notevoli risorse minerarie di cui dispone. Fondamentale è il petrolio, che costituisce il
90% delle esportazioni.
Il prezioso combustibile ha incrementato la presenza sul territorio delle multinazionali
estere e la gravissima corruzione della classe politica. D'altro canto, esse danno lavoro alla
popolazione, tanto che la Nigeria è oggi un paese d'immigrazione dagli stati dell'Africa occidentale.
Va anche aggiunto che la crescita economica ha provocato il regresso dell'agricoltura,
un tempo fiorente: molte colture tradizionali destinate al consumo interno (cereali) sono
state abbandonate e il paese è oggi costretto a importare generi alimentari. Ancora poche so
no le industrie moderne, con l'eccezione di alcuni stabilimenti di montaggio di autoveicol"
e di pneumatici. La discreta rete stradale e ferroviaria rimane insufficiente a garantire lo svi
luppo economico.
La regione dei Grandi Laghi: paesi uniti da una lingua franca
..,. La regione dei Grandi Laghi deve il nome alla presenza sul suo territorio di tre enormi laghi,il Vittoria, il Tanganica e il Malawi, cento volte più grandi del lago di Garda. Essa si trova nell'Africa
orientale ed è costituita da cinque stati: Kenya, Tanzania, Uganda, Ruanda e Burundi.
..,. Il territorio è formato da un altopiano diviso da nord a sud dalla RiftValley, ai cui margini
si trovano le cime più alte del continente. A est della fossa tettonica si innalzano il Kilimangiaro
(5895 m) e il Kenya (5199 m), vulcani ormai spenti, mentre a ovest si trova il monte
Ruwenzori (5109 m). Kenya e Tanzania sono bagnati a est dall'Oceano Indiano. Situata a cavallo
dell'equatore, la zona ha un clima caldo, mitigato dall'altitudine e dai monsoni che
spirano dall'oceano. Il-paesaggio predominante è la savana, con le sue erbe alte, verdi durante
la stagione estiva delle piogge, gialle e secche nella stagione asciutta; s'incontrano, però,
anche foreste a galleria lungo i corsi d'acqua .
..,. La regione è popolata da oltre 100 milioni di abitanti, con densità piuttosto elevate nei
pressi dei laghi Vittoria e Tanganica e lungo la costa oceanica. Poche sono le città importanti e
gli insediamenti sono in prevalenza rurali. I centri principali, che superano i 2 milioni di abitanti,
sono Dar es Salaam in Tanzania, Nairobi in Kenya e Kampala in Uganda; queste due ultime
città sono anche capitali nazionali. Numerose sono le etnie presenti, come quelle degli
Hutu e dei Tutsi in Ruanda e Burundi. La tensione tra questi due popoli ha causato lo scoppio
di una violenta guerra in Ruanda (1993-94), che in pochi mesi ha fatto moltissime vittime e
numerosi profughi("'"? il caso, unità 6). Notevoli sono le diversità in campo religioso; anche
qui la popolazione si divide tra animisti, musulmani e cristiani. Va però aggiunto che, a differenza
dell'Africa centrale, alcuni paesi della regione presentano una caratteristica culturale
comune: Kenya, Tanzania e Uganda hanno la stessa lingua ufficiale, lo swahili, parlato anche
nella vicina Repubblica Democratica del Congo. Si tratta di una lingua nata dal contatto tra la
cultura arabo-islamica e quella africana, arricchitasi in seguito (durante il periodo coloniale)
anche di termini inglesi. Lo swahili è stato e continua a essere.una lingua franca o commerciale,
cioè un idioma comunemente usato in tutta l'Africa orientale.
..,. Gli stati della regione sono nel complesso poveri e la loro economia si basa sull'allevamento
nomade e sull'agricoltura, che· intorno ai laghi può disporre di terreni fertili. Il turismo
è una risorsa importante, che si avvale di paesaggi molto suggestivi e di numerosi parchi
naturali (in Tanzania occupano 1/4 del territorio). La mancanza di vie di comunicazione adeguate
e l'instabilità politica ostacolano però lo sviluppo delle attività turistiche.