sabato 18 novembre 2017

Geografia delle Culture

Geografia delle Culture

I grandi spazi di civiltà

• Gli uomini non possono essere classificati in base a caratteristiche fisiche( ~ unità 6 lezione 1), però possono essere distinti sulla base di caratteristiche culturali. Gli individui e i diversi gruppi umani, infatti, presentano tradizioni, lingue, fedi religiose, modi di organizzare la famiglia e la società, tipologie di abbigliamento e di alimentazione che li rendono inconfondibili. Sono definiti etnie i gruppi di uomini legati da una cultura e da una storia comune. 

 • Oggi, con la globalizzazione, le grandi migrazioni internazionali e la diffusione della civiltà industriale in tutto il pianeta è però sempre più difficile tracciare dei confini netti tra le diverse etnie. Le persone si spostano continuamente, hanno accesso ai mass-media e sempre più entrano in contatto con culture diverse, appropriandosi così di usi, modi di pensare e di vivere tipici di altri luoghi. • Nonostante tutto ciò è ancora possibile nel mondo attuale riconoscere grandi spazi di civiltà, vaste regioni culturali delimitate geograficamente, in cui nel corso della storia sono state elaborate culture, religioni, usanze, modi di organizzare il territorio e la società ben identificabili. Si tratta di spazi abitati da milioni di uomini, legati tra loro da elementi culturali comuni: lingua, religione, organizzazione sociale ecc. 


L'uniformazione della cultura giovanile

• Il processo di globalizzazione culturale è in fase avanzata nel mondo degli adolescenti, che sono più influenzabili degli adulti e più disposti ad accogliere i messaggi dei mass media internazionali, conoscono l'inglese e sono meno legati alle proprie tradizioni culturali. Negli ultimi decenni le grandi case discografiche della musica pop, le TV musicali, i maghi della pubblicità, i colossi dell'informatica e dei giochi elettronici hanno abilmente costruito una cultura giovanile globale, fatta di brani musicali, film, personaggi dello spettacolo, videoclip, mode (abiti, tatuaggi, orecchini ecc.), programmi informatici o videogiochi pressoché identici in tutto il globo. ~ Si tratta di una cultura scintillante, a prima vista alternativa e trasgressiva nei confronti del mondo adulto. 

• L'intero sistema di comunicazione (trasmissioni TV, videoclip, concerti, film, DVD) della cultura giovanile globale è sostenuto dagli ingenti investimenti pubblicitari di grandi multinazionali dell'abbigliamento, dell'alimentazione e dell'elettronica (Nike, Coca Cola, Heineken, Sony, Benetton ecc.) che hanno trasformato i prodotti pubblicizzati (scarpe da jogging, bevande, cellulari, lettori musicali mp3, jeans e T-shirt) in oggetti di culto, sognati e acquistati in tutto il mondo dai giovani che possono permetterselo. 

• La globalizzazione culturale giovanile, infatti, interessa i giovani dei cinque continenti appartenenti alle classi a medio reddito, che frequentano le scuole superiori e conoscono anche in modo approssimativo l'inglese, la lingua privilegiata dalla cultura giovanile mondiale. Da un sondaggio di una società di New York che ha intervistato 25 000 adolescenti delle classi medie di tutti e cinque i continenti emerge che sono più simili che diversi tra loro, sono modellati dai film occidentali, dalla musica pop, dalla pubblicità, da un'istruzione elevata, condividono gli stessi gusti, sentimenti e valori: il successo economico, l'inquietudine per il futuro, l'attaccamento alla famiglia, il desiderio di amore, l'ostilità alle guerre e agli atti di terrorismo.