Geografia delle Culture
I grandi spazi di civiltà
• Gli uomini non possono essere classificati in base a caratteristiche fisiche( ~ unità 6 lezione
1), però possono essere distinti sulla base di caratteristiche culturali. Gli individui e i diversi
gruppi umani, infatti, presentano tradizioni, lingue, fedi religiose, modi di organizzare
la famiglia e la società, tipologie di abbigliamento e di alimentazione che li rendono inconfondibili.
Sono definiti etnie i gruppi di uomini legati da una cultura e da una storia comune.
• Oggi, con la globalizzazione, le grandi migrazioni internazionali e la diffusione della civiltà
industriale in tutto il pianeta è però sempre più difficile tracciare dei confini netti tra
le diverse etnie. Le persone si spostano continuamente, hanno accesso ai mass-media e sempre
più entrano in contatto con culture diverse, appropriandosi così di usi, modi di pensare
e di vivere tipici di altri luoghi.
• Nonostante tutto ciò è ancora possibile nel mondo attuale riconoscere grandi spazi di civiltà,
vaste regioni culturali delimitate geograficamente, in cui nel corso della storia sono
state elaborate culture, religioni, usanze, modi di organizzare il territorio e la società ben
identificabili. Si tratta di spazi abitati da milioni di uomini, legati tra loro da elementi culturali
comuni: lingua, religione, organizzazione sociale ecc.
L'uniformazione della cultura giovanile
• Il processo di globalizzazione culturale è in fase avanzata nel mondo degli adolescenti,
che sono più influenzabili degli adulti e più disposti ad accogliere i messaggi dei mass media
internazionali, conoscono l'inglese e sono meno legati alle proprie tradizioni culturali. Negli ultimi decenni le grandi case discografiche della musica pop, le TV musicali, i maghi
della pubblicità, i colossi dell'informatica e dei giochi elettronici hanno abilmente costruito una cultura giovanile globale, fatta di brani musicali, film, personaggi dello spettacolo, videoclip,
mode (abiti, tatuaggi, orecchini ecc.), programmi informatici o videogiochi pressoché
identici in tutto il globo.
~ Si tratta di una cultura scintillante, a prima vista alternativa e trasgressiva nei confronti
del mondo adulto.
• L'intero sistema di comunicazione (trasmissioni TV, videoclip, concerti,
film, DVD) della cultura giovanile globale è sostenuto dagli ingenti investimenti pubblicitari
di grandi multinazionali dell'abbigliamento, dell'alimentazione e dell'elettronica (Nike,
Coca Cola, Heineken, Sony, Benetton ecc.) che hanno trasformato i prodotti pubblicizzati
(scarpe da jogging, bevande, cellulari, lettori musicali mp3, jeans e T-shirt) in oggetti di culto,
sognati e acquistati in tutto il mondo dai giovani che possono permetterselo.
• La globalizzazione culturale giovanile, infatti, interessa i giovani dei cinque continenti
appartenenti alle classi a medio reddito, che frequentano le scuole superiori e conoscono
anche in modo approssimativo l'inglese, la lingua privilegiata dalla cultura giovanile mondiale.
Da un sondaggio di una società di New York che ha intervistato 25 000 adolescenti delle
classi medie di tutti e cinque i continenti emerge che sono più simili che diversi tra loro,
sono modellati dai film occidentali, dalla musica pop, dalla pubblicità, da un'istruzione elevata,
condividono gli stessi gusti, sentimenti e valori: il successo economico, l'inquietudine
per il futuro, l'attaccamento alla famiglia, il desiderio di amore, l'ostilità alle guerre e agli atti
di terrorismo.