L'Asia
La storia
~ L'Asia è stata il luogo d'origine di alcune delle prime grandi civiltà agricole. Nelle aree allorapiù favorevoli, presso le rive dei maggiori fiumi delle regioni calde, come il Tigri e l'Eufrat~,
sorsero le civiltà di Sumeri, Babilonesi e Assiri, mentre civiltà analoghe nacquero contemporaneamente
lungo altri importanti corsi d'acqua, come l'Indo e lo Huang He in Cina. In
seguito, dalle steppe delrAsia centrale hanno preso avvio le massicce migrazioni di popoli indoeuropei
che, nel caso delle etnie germaniche, hanno avuto un ruolo fondamentale nella caduta
dell'impero romano. Qualche secolo dopo, nell'Asia occidentale, la nascita dell'Islam ha
determinato in tutto il bacino mediterraneo l'espansione araba, attraverso la quale la religione
islamica si è diffusa in ampie regioni dell'Asia e dell'Africa. In Cina si era intanto consolidato
un impero che avrebbe avuto durata millenaria e in India era sorto l'impero islamico
Moghul, che durò tre secoli e si distinse per il livello di sviluppo raggiunto da arti e scienze.
~ Fin dall'antichità gli europei conoscevano la Cina, i cui prodotti arrivavano in Occidente
tramite la Via della seta, ma la moderna penetrazione europea in Asia ha avuto inizio solo
dopo il 1498, quando Vasco da Gama sbarcò in.India dopo aver circumnavigato l'Africa. Nei
decenni successivi i portoghesi stabilirono delle basi commerciali lungo le coste asiatiche, fino
a Macao in Cina, mentre gli spagnoli occuparono l'arcipelago delle Filippine. Seguì la
creazione di çolonie francesi e olandesi e infine la massiccia penetrazione britannica in India.
Intorno alla metà dell'Ottocento gran parte dell'Asia era così sottomessa al dominio europeo,
mentre nel Nord del continente lo zar aveva dato impulso alla penetrazione slava
verso est, estendendo i domini russi fino al Pacifico. Il processo di decolonizzazione in Asia
si è rapidamente messo in moto solo alla fine della Seconda guerra mondiale.
~ Dopo il conflitto, i paesi asiatici che si erano resi indipendenti hanno affrontato difficoltà
politiche ed economiche dovute alla situazione di tensione internazionale (Guerra Fredda)
creatasi fra il blocco dei paesi socialisti capeggiati dall'URSS e quello formato dagli USA e dai
loro alleati. Le ripercussioni in Asia di questa pòlitica di contrapposizione hanno portato alla
guerra di Corea (1950-1953), che si è conclusa con la spartizione in due del paese, e alla guerra ,
del Vietnam (1965-1975). Inoltre, nel 1979, l'Unione Sovietica ha invaso l'Afghanistan, in appoggio
al governo comunista che si era instaurato nel paese. Negli ultimi due decenni sono divampatì
violenti conflitti in Medio Oriente (Iran, Iraq, Kuwait, ancora in Afghanistan).
L'economia
~ Nel continente asiatico coesistono opposte realtà economiche: accanto a paesi molto avanzaticome il Giappone, la seconda potenza economica mondiale, vi sono aree assai arretrate
(Afghanistan, Yemen, Cambogia, Birmania, Nepal, Tagikistan). In generale, però, la povertà
si concentra nell'Asia meridionale (regione indiana), dove si calcola che più dell'80% della
popolazione (oltre 1 miliardo di persone) viva in condizioni di estrema miseria.
~ Lo sviluppo è frenato dall'iniqua distribuzione della ricchezza e delle terre, che impedisce
a grandi masse di contadini di vivere dignitosamente in paesi dove la principale risorsa è
l'agricoltura. La forte crescita demografica è l'altra causa di questa problematica situazione.
~ Tra le aree dinamiche del continente spiccano - oltre al Giappone - la Cina e l'India, giganti
in rapida crescita economica, dove lo sviluppo convive con l'arretratezza di molte regioni
e la povertà di alcuni strati sociali. Un fenomeno abbastanza recente è poi quello delle
cosiddette «tigri asiatiche)), cioè Corea del Sud, Taiwan, Singapore e Hong Kong, protagoniste
negli ultimi decenni di un prodigioso sviluppo. Oggi sono dotate di economie moderne
basate su attività industriali e terziarie e presentano condizioni di vita simili a quelle dei
paesi avanzati. Altri stati della regione hanno avviato un analogo processo di sviluppo. Si
tratta dei paesi di «nuova industrializzazione)) (Indonesia, Thailandia, Malaysia, Filippine),
dove le grandi imprese multinazionali hanno aperto molte filiali attirate da una manodopera
numerosa e poco costosa e da una modesta tassazione, considerazioni presenti del resto
anche in Cina e India. Un ruolo molto importante in tal senso svolge l'APEC (Asia Pacifi.c Economie
Cooperation), organismo creato nel 1989, cui aderiscono una ventina di paesi con l'obiettivo
di ampliare gli scambi commerciali tra gli stati asiatici e quelli del Pacifico.
~ In campo energetico, infine, notevole è il ruolo svolto dai paesi petroliferi del Golfo Persico,
primi tra tutti Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Kuwait. Possessori di oltre la metà
delle riserve mondiali di petrolio, essi attirano numerosi lavoratori stranieri e hanno rE;dditi
elevati anche se in presenza di forti disparità sociali.
Gli stati asiatici
..., L'Asia comprende, oltre a piccoli possedimenti insulari britannici e australiani, cinquantastati che presentano molte differenze. Alcuni sono immensi, come la Cina, l'India e soprattutto
la sterminata Russia asiatica, il primo paese al mondo per estensione. Altri, invece,
sono veri e propri microstati, con popolazione inferiore al milione di abitanti: è il caso di
Singapore, Bahrein, Maldive e Brunei. I sei stati più popolosi sono Cina, India, Indonesia, Pakistan,
Bangladesh e Giappone, tutti con oltre 100 milioni di abitanti: nell'insieme ospitano
quasi la metà della popolazione mondiale. A essi seguono Vietnam, Thailandia, Filippine,
Iran e la parte asiatica della Turchia, con più di 60 milioni di abitanti ciascuno .
..., Gli stati più grandi e popolati svolgono un ruolo di piccole potenze a livello regionale.
Anche altri paesi, per la loro importanza economica o militare, hanno funzioni analoghe: si
tratta di Israele e dei paesi petroliferi, in Medio Oriente, o della Corea del Sud; nella regione
giapponese. Tuttavia, i paesi che occupano una posizione dominante a livello continentale,
per motivi demografici o economici, sono tre: Cina, India e Giappone .
..., Numerose sono le aree di guerra o di tensione in Asia. Innanzitutto, nel Medio Oriente
perdura la conflittualità tra mondo arabo e Israele. In questa regione, la presenza di ingenti
riserve petrolifere e le attività di gruppi del fondamentalismo islamico ("7 unità 7, il caso)
accentuano l'instabilità e i conflitti. I recenti interventi armati in Afghanistan e Iraq da parte
degli Stati Uniti e dei loro alleati non sembrano aver contribuito a·pacificare l'area. Anche
nella vicina Asia centrale, dove con la disgregazione dell'URSS sono nati nuovi stati a maggioranza
musulmana (come Uzbekistan e Tagikistan), sono sorti nuovi conflitti etnici. Nell'Asia
meridionale non del tutto pacifica è la convivenza tra due potenze nucleari, l'India e
il Pakistan, stati nati su base etnico-religiosa con la fine del dominio coloniale britannico. Né
va dimenticata la tensione tra Cina comunista e Taiwan .
..., Quasi tutti gli stati asiatici oggi conoscono un grande fermento economico; essi stanno
cercando di accedere alla modernizzazione aprendosi agli scambi con il mondo. Le strutture
politiche, però, sono rimaste rigide, poco interessate al rispetto dei diritti individuali e i cittadini,
in genere, hanno scarse occasioni di partecipazione democratica alla vita del loro
paese. Tranne poche ecce;lioni (Israele, Giappone e India), i paesi asiatici sono governati da
regimi politici autoritari, se non addirittura da dittature militari (Birmania).